Impianto elettrico tradizionale e impianto Domotico

La tradizione prevede un impianto per ogni funzione, indipendente da tutti gli altri. Singoli impianti automatizzabili e integrabili, ma a fronte di interventi elaborati e complessi alle pareti, con numerosi quadri, centralini e relè per ogni impianto controllato, sensori e apparecchi di comando dedicati alle diverse funzioni richieste e collegamenti punto a punto tra dispositivi per il comando, il controllo e l'alimentazione.

Un impianto progettato in chiave "domotica", invece, si predispone da subito con una separazione dell'impianto stesso in due sezioni: la linea d'informazione o di comando e la linea delle "attuazioni" o di potenza.

Ciò consente la possibilità di aggiungere o eliminare nuove funzionalità senza dover intervenire sull'impianto stesso, ma semplicemente intervenendo via software in qualunque momento. In più, le "informazioni" sono gestite da sensori comunicanti tra loro mediante un cavo chiamato BUS ove transitano le informazioni.

Le azioni conseguenti ad una determinata sollecitazione dei sensori, in modo automatico, sono svolte dagli attuatori, azionando carichi e dispositivi; ad essi è collegata l'altra parte dell'impianto volta a definire la linea fisica o la linea di potenza
Da un punto di vista pratico l'impianto di concezione domotica differisce quindi dall'impiantistica tradizionale per la suddivisione dell'impianto nella parte logica con il cavo BUS per lo scambio d'informazioni tra i vari dispositivi e la linea fisica che rappresenta la linea di potenza. I vantaggi da un punto di vista realizzativo consistono nell'installare dispositivi multifunzionali e cablaggi elettrici più snelli e semplici.